08 - La prevenzione degli incidenti stradali con la fauna selvatica
Di pari passo con il pretesto che uccidere cinghiali è necessario per limitare i danni all’agricoltura, è usato quello che i cinghiali causano incidenti stradali.
Attenzione, non sosteniamo che i cinghiali non causino danni all’agricoltura o che non siano vittime di incidenti stradali ma, che questi avvenimenti, sono strumentalizzati per raggiungere l’obiettivo di permettere ai cacciatori di ammazzare ancora più animali (aumentando ancora la portata del problema, come abbiamo già visto quando abbiamo studiato gli effetti della caccia sulla popolazione di cinghiali) senza che la soluzione più efficace sia effettivamente attuata!
Partiamo dalle basi:
- Il numero di cinghiali presenti sul territorio è colpa degli umani, come abbiamo già spiegato
- Costruire strade in zone abitate dalla fauna selvatica, strade che tagliano corridoi ecologici che la fauna abitualmente percorre per nutrirsi, radunarsi, riprodursi, è ancora colpa degli esseri umani che, ovviamente, percepiscono il mondo in una modalità esclusivamente antropocentrica
- Nel 2015, 18 è stato il numero di vittime umane avvenute in incidenti con attraversamento di fauna selvatica, 3.428 il numero totale di vittime umane avvenute in incidenti stradali, 15.000 invece il numero stimato delle vittime animali
Abbiamo commesso degli errori ma, come in qualunque altro campo e situazione, non vogliamo prendercene la responsabilità. Come possiamo rimediare a quanto abbiamo causato? Se si proponesse di spostare strade, non si prenderebbe in considerazione questa soluzione per via dell’impegno economico, ed il denaro è una leva importante quando bisogna prendere una decisione, soprattutto se non riguarda solo la specie umana.
Vi vogliamo invece parlare di due metodi per prevenire gli incidenti con fauna selvatica in attraversamento, già utilizzati, già funzionanti.
Il primo metodo si chiama “Safe crossing” (ex progetto Life Strade); è stato testato ed ampiamente utilizzato nella Comunità Montana Valli del Verbano, nelle province di Perugia, Terni, Grosseto, Siena e Pesaro Urbino, nei punti in cui si era registrato il maggior numero di incidenti. Si tratta di un sistema composto da dei sensori in grado di rilevare se un animale selvatico è nei pressi o sulla carreggiata. Se l’animale è presente, il radar attiva dei messaggi in tempo reale sulla cartellonistica stradale che avvisano gli automobilisti che in quel momento preciso c’è un animale in attraversamento, che devono rallentare e rispettare i limiti (perché, a quanto pare, nella maggior parte dei casi rispettando i limiti di velocità nei punti in cui il semplice cartello di fauna selvatica vagante è presente, l’incidente sarebbe evitabile perché ci sarebbe tempo per frenare ed evitare l’ostacolo). Se l’automobilista non rallenta e l’animale non si sposta, attraverso un dissuasore acustico il sistema spaventa l’animale facendolo scappare.
Il presidente della comunità montana, Giorgio Piccolo, il 22 agosto 2018 ha confermato che in due anni di sperimentazione si è verificato un solo incidente stradale contro i 220 dei due anni precedenti. L’operazione è stata un successo.
Il secondo metodo, più complesso e costoso da attuare ma efficace nel lungo periodo, consiste nel prevedere sottopassi e sovrappassi per la fauna selvatica nelle strade che tagliano corridoi ecologici. Metodo già attuato in tutta Europa ed anche su alcune strade italiane.
La petizione
Abbiamo lanciato una petizione, diretta al ministro delle infrastrutture, perché le strade siano progettate con gli adeguati passaggi faunistici, come previsto dalle direttive europee. Leggi i dettagli e firma la petizione.
Aiutaci a diffondere questi contenuti con una donazione!
Con una donazione ci aiuterai a diffondere i contenuti, che pubblicheremo ogni lunedì, a più persone rispetto a quante abitualmente ci seguono. Crediamo sia fondamentale che tutti siano a conoscenza di come sia possibile fin da subito prevenire gli incidenti stradali con la fauna selvatica, salvaguardare i campi degli imprenditori agricoli, evitare incidenti con i cinghiali durante le nostre passeggiate nei boschi senza che sia necessario uccidere, anche perché uccidere cinghiali non ha mai impedito che questi fatti non avvengano.