Il 20 giugno 2020 si è svolto il Convegno on-line “Cinghiale è ora di cambiare,la parola alla Scienza. Strategie diverse per una convivenza pacifica con la fauna selvatica.”
Il convegno è stato organizzato dal Tavolo Animali & Ambiente con il Patrocinio della Città Metropolitana di Torino e della Città di Torino.
In qualità di relatori numerosi esperti da tutta Italia: MASSIMO SCANDURA (Università degli Studi di Sassari), ANDREA MARSAN (Prof. Scienze Biologiche dell’Università di Genova), ELISA BAIONI (Master in comunicazione della Scienza SISSA di Trieste), ALBERTO MERIGGI (Prof. Etologia LT Scienze e Tecnologie per la Natura – Università di Pavia), FABRIZIO CAPPA (Università Bicocca), PIERO BELLETTI (Federazione Nazionale Pro Natura), ANDREA MAZZATENTA (Prof. Psicobiologia e Psicologia animale – Università di Chieti), ROBERTO PIANA (LAC-Lega Abolizione Caccia).
Moderatore: GIANNI GIACOMINO (Giornalista de La Stampa). ROSALBA NATTERO che ha presentato il Tavolo Animali & Ambiente.
Il cinghiale è uno degli animali selvatici la cui gestione presenta grossi problemi, soprattutto per l’impatto esercitato dalla specie sulle attività agro-pastorali. L’accresciuta diffusione della specie, indubbiamente favorita dai ripopolamenti effettuati a scopo venatorio, sta creando situazioni di conflittualità un po’ in tutta Italia. Di fronte ai danni che la specie arreca alle colture, e nonostante la legge nazionale sulla caccia preveda l’applicazione di metodi incruenti per il controllo delle specie problematiche, di solito la risposta è una sola: piani di abbattimento da affiancare alla attività venatoria ordinaria.
Tuttavia è ormai evidente la scarsa efficacia di tali provvedimenti: nonostante vengano applicati capillarmente ed in modo sempre più intenso, non solo si dimostrano inadatti a risolvere il problema, ma in certi casi addirittura ne amplificano le dimensioni.
Eppure negli ultimi anni sono state proposte numerose strategie alternative, la cui efficacia pare al contrario altamente promettente.
Le pressioni del mondo venatorio hanno però fino ad ora impedito un’applicazione su larga scala di tali procedure.
Potete trovare la videoregistrazione dell’intero convegno QUI
oppure usufruire della videoregistrazione del convegno divisa per ogni intervento dei relatori, nei link sottostanti.
1 ‘ Parte – Massimo Scandura – Professore all’Università di Sassari si occupa dello studio della diversità genetica delle popolazioni delle specie selvatiche. Nel convegno affronta la diversità genetica del cinghiale e sue implicazioni gestionali.
2′ Parte – Andrea Marsan – Professore di Scienze Biologiche, che insegna al Dipartimento di Scienze della Terra, dell’ambiente e della vita all’Università di Genova – Utilizzo ed efficacia delle recinzioni elettrificate per la prevenzione dei danni da parte degli ungulati.
3′ Parte – Elisa Baioni – Master in comunicazione della Scienza SSSIA di Trieste –
Come viene presentato dai media il cinghiale
4′ parte – Alberto Meriggi Professore di Etologia LT Scienze e Tecnologia per la Natura-Università di Pavia con il contributo del Professor Fabrizio Cappa (Università Bicocca)- Danni dei cinghiali alle coltivazioni e l’efficacia del controllo numerico.
5′ Parte – Piero Belletti – Federazione Nazionale Pro Natura – gli aspetti economici e l’impatto dell’attività venatoria sulla specie cinghiale.
6′ Parte – Professor Andrea Mazzatenta – Phd Psicobiologia e Psicologia Animale- Università di Chieti- Pescara, affronta la psicofisiologia della comunicazione chimica nel cinghiale e le sue implicazioni nella gestione della specie.
https://www.youtube.com/watch?v=vtq_FQ_jkZE?t=15s
Parte 7 – Roberto Piana LAC – In questo intervento, Roberto Piana trae le conclusioni del Convegno “Cinghiali è ora di cambiare, la parola alla scienza”.
L’obiettivo del convegno è stato di dare delle risposte alle domande poste sotto il profilo scientifico ed etico sulla specie cinghiale. Quale è l’attuale diffusione del cinghiale e quali sono le cause della sua presenza, quale è l’impatto dell’attività venatoria, perchè le attuali strategie di controllo della specie imperniate quasi esclusivamente sugli abbattimenti non sono efficaci, la differenza fra l’attività di caccia e di controllo e un riassunto sulle proposte dal Tavolo Animali & Ambiente alle istituzioni