Nuovi studi confermano che la caccia non ha effetto contenitivo sul fenomeno cinghiali.
Secondo quanto è emerso da questo studio dell’Università Polacche, molto serio e ricco di dati, le cacce in team (braccata e girata) non hanno un effetto contenitivo sulla popolazione dei cinghiali.
Il motivo è che la casualità negli abbattimenti stimola, al contrario, il ringiovanimento della popolazione, realtà emersa già da molte ricerche condotte, ma non solo, uno degli autori del lavoro è Marek Panek che appartiene alla società polacca di caccia. Un segnale di come evidentemente anche queste realtà stiano contribuendo, in rete, ad approfondire la questione.
Le conclusioni descritte nella relazione “The Relationship between Hunting Methods and the Sex, Age, and Body Mass of Wild Boars Sus scrof”, dunque, confermano quanto da sempre sostenuto e cioè che la selezione impulsiva ed emotiva attraverso la caccia non è la soluzione.
Preme inoltre sottolineare che in questa ricerca scientifica si legge anche che:
“La limitazione mirata della popolazione di cinghiali non può essere realizzata senza il monitoraggio della popolazione e la comprensione dei fattori chiave della sua crescita. Solo strategie adattative di gestione della fauna selvatica, basate su prove scientifiche e circostanze locali, possono portare al successo del controllo della popolazione di cinghiali ...”
“…La Polonia e molti altri paesi hanno aumentato massicciamente l’abbattimento di cinghiali per ridurre al minimo la diffusione dell’ASF (peste suina africana )e il rischio di trasmissione ai suini domestici. Questa decisione è stata presa nonostante l’opposizione di molti esperti nella gestione della fauna selvatica …”
Abbattere i cinghiali perché vi è una diffusione di Peste Suina è una decisione che niente ha a che vedere con le reali cause e giuste soluzioni. Come ben spiegato in un articolo al quale vi rimandiamo QUI.