Apprendiamo che l’assessore all’agricoltura per la Regione Lombardia, Fabio Rolfi, ha promosso lo stanziamento di € 600.000, divisi in tre anni, per la manutenzione dei roccoli lombardi su iniziativa del consigliere Mazzali. I roccoli, il cui utilizzo ora è vietato, servivano a catturare uccelli per destinarli a cacciatori capannisti, per fungere da richiami vivi.
Lac e Rifugio Miletta trovano incredibile che tanti soldi pubblici vengano regalati ai cacciatori. Gli stessi che chiedono continuamente di poter partecipare ai piani di controllo e abbattimento della fauna selvatica e che trovano ascolto nell’assessore leghista, che propone modifiche di legge motivandole con danni provocati alle colture dalla fauna selvatica.
Ma, caro assessore, perché non destinare invece quei soldi a metodi efficaci di prevenzione?
Attraverso una nostra campagna informativa, consultabile e sul sito emergenzacinghiali.org, si evince che Ispra dichiara : “Le recinzioni elettrificate sono le più efficaci come metodo non cruento. La recinzione della coltivazione è ad oggi il metodo più diffuso ed efficiente di prevenzione dai danni da Ungulati. Sono particolarmente adatte per prevenire i danni alle coltivazioni causati dal Cinghiale […]” (Impatto degli Ungulati sulle colture agricole e forestali: proposta per linee guida nazionali, ISPRA 2011).
Facendo due conti, con i € 600.000 destinati ai roccoli, sarebbero potuti essere acquistati quasi 600 chilometri di recinzioni elettrificate da affidare in comodato d’uso agli agricoltori che lamentano danni causati dai cinghiali!
Ma a quanto pare, l’assessore all’agricoltura sceglie di utilizzare denaro pubblico per la manutenzione di uno strumento attualmente illegale, anziché aiutare effettivamente gli agricoltori lombardi e favorire la già possibile convivenza con la fauna selvatica.